giovedì 21 ottobre 2010

L’amore del vecchio Riccio

Quando il vecchio riccio s’innamorò della volpe, le disse sinceramente:

- Volpe, sei tanto bella che mi sono innamorato di te.

- Non importa che tu sia un riccio, Riccio, rispose la Volpe, perché noi volpi non crediamo nell’amore.

Quando fu tornato alla sua tana, il Riccio raccolse e sgusciò quante ghiande poté trovare, per riempirle delle lacrime del suo triste amore. Lo si vedeva zampettare per i prati in cerca dei suoi gusci, e sempre con uno o due appresso, per non perdere una sola lacrima che versasse nel frattempo.

Le stagioni passarono, e il vecchio Riccio sempre a raccogliere il suo pianto. Finché venne la primavera, e il Riccio radunò tutti i suoi gusci di ghianda riempiti di lacrime e ne fece innaffiatoi per i fiori. Con questi scelse un prato davanti alla sua tana e prese ad abbeverare i piccoli fili d’erba che facevan capolino dal terreno. Finché un giorno di tra il verde del prato spuntò un piccolo bocciolo di margherita, nato dalle lacrime del Riccio. Il Riccio continuò ad abbeverare la sua margherita fino a che questa non crebbe alta e bianca, la piú bella margherita del prato.

Un giorno il Riccio smise di piangere. Allora colse la sua margherita e si mise in cerca della Volpe, per offrirgliela in dono. Ma per quanto vagasse, il vecchio Riccio non riusciva a ricordare dove avesse visto l’amata per l’ultima volta. E vagando e vagando senza fortuna, passarono le stagioni, e la bella margherita, strappata dal suo prato, prese lentamente a chinare il capo e a perdere il vivo bianco della primavera. Fino a che il povero Riccio non si vide la margherita morirgli fra le zampe, cosí come il suo amore. Ma come guardava appassire il suo piccolo fiore, di lí passò una lepre. Disse la Lepre al Riccio:

- Peccato debbano infine morire. Son tanto belle.

- Cosí, rispose il Riccio.

- Di tanto belle ne crescono ormai poche

La lepre salutò il Riccio e saltellò via per il bosco. Il Riccio, ch’era stato muto, ricordò allora dove per la prima volta aveva visto la bella volpe.

- È vero, disse il Riccio.

E tornò alla propria tana.

Emiliano Garonzi

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